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- Non c’è il concetto moderno di individualismo.
- Individuo definito dal gruppo di appartenenza: famiglia o ethnos.
- Il cristianesimo romperà questo schema, mettendo il singolo di fronte alla possibilità di scegliere in maniera individuale.
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Avrete notato che questo evento ad oggi non viene più fatto coincidere con l’anno 1 d.C. Con una certa probabilità, il calcolo fatto da Dionigi il Piccolo, monaco vissuto tra il V e il VI secolo, è sbagliato. Gli storici contemporanei sono più propensi a porre la nascita di Gesù tra il 7 a.C. e il 4 a.C.
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Prima concreta e comunitaria, nei secoli verrà interpretata in chiave via via più spirituale e personalistica. Il cristianesimo della Grande Chiesa pian piano perde la spinta escatologica istituzionalizzandosi e assumendo caratteri tipici della religione “di questo mondo”. Ancora oggi dim. Ap, spinta escatologica e millenarismo caratterizzano alcune correnti cristiane settarie.
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1 Prende le distanze dal giudaismo in conseguenza del fallimento della rivolta ebraica del 132-135.
Gerusalemme diventa Aelia Capitolina.
2 I Cristiani avviano duplice processo di definizione identitaria:
a) INTERNO: scontri interni portano al trionfo della Grande Chiesa, istituzionalizzata e con a capo i
la figura del vescovo, nasce il concetto di Ortodossia.
b) ESTERNO: comunità cercano riconoscimento presso il potere politico.
3 Rare conversioni tra gli aristocratici -
Plinio è governatore della Bitinia, scrive all’imperatore Traiano su un caso che esula dall’ ordinaria amministrazione: la presenza di comunità cristiane che ponevano gravi problemi di ordine pubblico, manca una giurisprudenza chiara. Plinio vieta le eterne, riunioni e associazioni volontarie di tipo religioso, di per sè lecite ma vietate nel momento in cui si temevano atti di magia e aspetti esoterici non controllabili pubblicamente.
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Imperatore saggio, l’epiteto “pius” gli venne attribuito per il sentimento di amore filiale che manifestò verso il padre adottivo che fece divinizzare.
Il suo fu un regno di pace e prosperità. Non fu intransigente verso cristiani ed ebrei. -
Taziano (120-180); Tertulliano (160 - ??). Furono contrari all’integrazione della cultura e della filosofia pagana.
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Seconda metà del II secolo.
Affronta il tema della doppia cittadinanza dei Cristiani: la cittadinanza terrena, transitoria, è subalterna a quella celeste, eterna.
Termine Politeia: chiari risvolti politici. -
150 in poi.
Questi autori ritenevano che la filosofia fosse un dono di Dio e che se la Bibbia è anteriore rispetto alle dottrine filosofiche greche, non è debitrice della cultura greca ma, al contrario, la filosofia avrebbe attinto alla sapienza biblica -
Dottrina sviluppata da Giustino nelle sue Apologie: il Logos sarebbe facoltà naturale donata da Dio agli uomini indipendentemente dalla religione. I grandi uomini retti del passato erano a modello del Logos ma è Cristo l’incarnazione del Logos, le verità da loro scoperte culminano nella Rivelazione di Cristo.
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Indirizzata ad Antonino Pio e Marco Aurelio figlio.
1. Critica la prassi dei tribunali romani, per la quale il Nomen Cristiano era sufficiente per essere condannati.
2. Sulle contraddizioni della società romana, una fra tutte l’accusa di ateismo che viene mossa ai cristiani quando filosofi greci e latini sostengono l’ateismo senza conseguenze. Accosta brani dei Vangeli sinottici agli autori e filosofi classici.
Cita una lettera dell’imperatore Adriano sul giudizio secondo azione e non nome. -
155 ca?
Scritta a seguito della condanna di tre amici Cristiani da parte di un funzionario di Roma Lollio Urbico. Giustino rispondere a due obiezioni sarcastiche che circolavano tra i pagani.
1. I cristiani dovrebbero essere felici di essere condannati a morte perché li mandiamo a miglior vita.
1R. L’ora dell’uomo è decisa da Dio, il suicidio è sempre deprecabile.
2. Perché Dio non protegge i perseguitati?
2R. Gli uomini sono liberi nel bene e nel male. Le persecuzioni sono causate dai demoni. -
Dimostra di conoscere molti gruppi che formavano la complessa e variegata costellazione cristiana della sua epoca. La critica di Celso darà origine a quel filone che arriverà fino a Voltaire.
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Siamo negli anni 80 del II secolo.
Taziano giunge alla fede attraverso la filosofia, un procedimento di controllo e di verifica razionali; alla fine giunge all’idea che solo la rivelazione cristiana risponde alla radicalità delle sue domande. -
Opera fondamentale per la morale cristiana.
- Come comportarsi nei confronti dei templi e delle credenze pagane? I templi possono essere cristianamente ribattezzati, idoli e credenze distrutte.
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La figura di Settimio dimostra che al volgere del III secolo anche gli imperatori cominciarono ad intervenire direttamente nelle persecuzioni, i cristiani venivano adesso percepiti come potenziali nemici dell’impero e dei suoi valori.
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Durante la persecuzione dell’imperatore Massimo il Trace (235-238).
Il martire deve prepararsi con gioia alla morte cruenta e dolorosa. Abbiamo l’inversione dei sentimenti che caratterizza il martire cristiano. -
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Con Decio le persecuzioni divennero sistematiche ed estese in tutto l’impero. Salì al potere per acclamazione delle sue truppe e dopo aver sconfitto il precedente imperatore, Filippo.
Rende il sacrificio annuale a Giove Capitolino non solo un atto di culto religioso ma anche un atto di fedeltà politica e mezzo col quale ottenere un censimento religioso. -
Questo sacrificio viene ripetuto nel campidoglio di ogni città dell’impero. Chi non sacrifica viene condannato come oppositore dello stato.
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Grande espansione del cristianesimo.
Al tempo della persecuzione di Decio solo in Africa abbiamo tra i 130 e i 150 episcopati.
Egitto e Siria erano cristiane.
IV secolo nel medio e alto Egitto abbiamo l’eremitismo e il monachesimo cenobita.
In Gallia nel 314 abbiamo il concilio di Arles, in Britannia abbiamo i vescovati di Londra, York e Lincoln. Le campagne erano ancora pagane. Il cristianesimo era diventato una sorta di stato nello stato. -
Le comunità cristiane affrontano una nuova ondata di persecuzioni.
Visto inzialmente come amico dei cristiani, poi cambiò posizione individuando nel cristianesimo un nemico per lo Stato. I suoi decreti mirarono alla confisca dei beni della Chiesa, soprattutto a Roma, l’esilio, i lavori forzati, la condanna a morte.
Valeriano puntò a colpire direttamente i capi delle comunità. -
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Figlio di Valeriano, abroga gli editti del padre, restituisce i beni alle chiese, così facendo dà a queste in modo indiretto il riconoscimento ufficiale. È un periodo di pace
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270 circa.
Scrive in modo sistematico delle credenze e pratiche cristiane che riteneva barbare e pericolose per la sicurezza dello Stato. -
La persecuzione di Diocleziano esplode in concomitanza con lo scontro polemico tra gli intellettuali pagani e cristiani: Porfirio, allievo di Plotino, intorno al 270 scrive “Contro i Cristiani”, del testo non ci rimangono che frammenti e citazioni dato che le copie furono poi bruciate durante la prima epoca cristiana.
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L’impero attraversa un periodo di pace e prosperità.
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Re Baharam subisce l’influenza di Katir, Mobed ovvero sacerdote zoroastriano. Lo Zoroastrismo era una religione molto importante nell’impero persiano ed era considerata come possibile candidata a religione di stato dell’impero persiano. Katir convice Baharam ad imprigionare Mani che morirà dopo 26 giorni di torture.
Qui iniziano le persecuzioni persiane dei Manichei e che andranno avanti fino -
Le persecuzioni iniziano con la morte di Mani per conto del re persiano Baharam; andranno avanti per secoli intervallati da brevi periodi di tolleranza. Dopo il 380 non abbiamo tracce dei Manichei fino al 580 c.a
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Diocleziano, autorità suprema nella tetrarchia. Si fa chiamare Iovius perché discendente di Juppiter; dal dio supremo riceve l’incarico di governare sul mondo. Massimiano è designato col nome di Ercole, figlio di Giove, dal rango semidivino e la sua dipendenza dal potere di Dioclezino. Il potere politico-religioso conferito dagli dei non poteva essere messo in discussione dagli uomini. Galerio sposa la figlia di Diocleziano.
Costanzo la figlia di Massimiano. Ideologia religiosa Orientale. -
Il culto del sole come simbolo della divinità suprema venne abbozzata da Diocleziano come ideologia imperiale venne poi sviluppata da Costantino. L’influsso dell’Oriente portò con sé i riti che cambieranno il cerimoniale di corte e l’antico modello repubblicano: l’imperatore non è più il primo tra gli uomini, ma il dominus designato dagli dei.
Quando Eusebio celebrerà Costantino come imperatore cristiano in pratica tradurrà in termini cristiani questa prospettiva politico-religiosa. -
C’era una gerachia.
FASE 1: Diarchia. Diocleziano, augusto sotto la protezione di Giove; Massimiano, nominato prima cesare e poi augusto da Diocleziano, era stato posto sotto la protezione di Ercole, figlio di Giove.
FASE 2: Tetrarchia. Nel 293 vennero nominati due cesari: Massimiano ad Occidente, a Mediolanum mise Costanzo Cloro, futuro imperatore. Diocleziano ad Oriente pose Galerio a Nicomedia. Diocleziano cementa i rapporti attraverso nuovi vincoli religiosi e familiari. -
Cirenaica 256 - Costantinopoli 336. Eresiarca: Figlio no-coeterno perché generato dal Padre, quindi è posto in posizione subordinata e la natura divina è ingenerata e unica.
Con la sua teologia Ario voleva preservare l’unicità di Dio. Trovò terreno fertile prima in Siria e Palestina, la sua dottrina si diffuse tra i popoli Germanici. -
Diocleziano riconosce nel Manicheismo la religione dell’avversario impero persiano. Considera i manichei nel territorio romano come estensione del potere persiano. I Cristiani vengono coinvolti perché, come il manicheismo, anche il cristianesimo veniva considerata religione nuova per nascita e per introduzione dell’impero, per questo non onorevole e ritenuta pericolosa per i costumi romani.
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Responsabile è ritenuto Melizio, vescovo di Licopoli nell’Alto Egitto, aveva criticato duramente il vescovo di Alessandria, Pietro, per il suo comportamento durante le persecuzioni: era fuggito senza difendere i fedeli ed era stato troppo clemente con gli apostati.
Melezio ordinò nuovi vescovi che poteva portare ad una seconda Chiesa. Lo scisma durò a lungo, i meleziani si unirono agli ariani e durarono fino alla metà del V secolo. -
-Ultima grande persecuzione da Diocleziano a Galerio (285-311).
-Editto di Milano (Editto di Licinio).
-Appoggio di Costantino e Licinio porta benefici e nella Grande Chiesa.
-Donatismo e Arianesimo.
-Clero e pagani alla corte di Costantino.
-Trasformazione struttura ecclesiastica per politica imperiale.
-Clericalizzazione della Chiesa.
- Cristianesimo Imperiale = Verità unica indiscutibile.
- Viene abolita la libertà religiosa per i non cristiani.
- Conflitti teologici hanno ricaduta politica -
1) 23 Febbraio 303: Vieta l’esercizio della religione cristiana. Costringe a dare segno forma di adesione alla religione di Stato. Distruzione delle chiese e delle abitazioni contenenti le Sacre Scritture che dovevano essere bruciate.
2) Editto per l’arresto del clero.
3) Novembre 303: Amnistia per il clero che avrebbe sacrificato.
4) 304: Ordina a tutta la popolazione di offrire sacrifici agli dei. -
Due fasi.
1) Dal 303 fino al 1 Maggio 305, data dell’abdicazione di Diocleziano e Massimiano.
2) Dal 305 fino al 311, anno dell’editto di tolleranza di Galerio.
In Oriente le persecuzioni furono più sistematiche rispetto all’Occidente, infatti divenuto augusto Costanzo Cloro, dopo poco tempo, non portò più avanti le politiche anti-cristiane. -
Un gruppo di cristiani capeggiato da Secondo di Tigisi, primate della Numidia, chiede la condanna di quei cristiani che hanno tradito la fede consegnando i libri sacri ai persecutori.
Mensurio, primate d’Africa e vescovo di Cartagine assume posizione più conciliante. I due si scontrano, posizioni incociliabili. -
Proclamato imperatore dall’esercito alla morte del padre Costanzo Cloro. Il ritorno al principio dinastico rispetto a quello tetrarchico porta ad una nuova crisi dell’impero che durerà fino al 324, anno in cui sconfigge l’altro augusto, Licinio, diventando imperatore unico. Governerà fino alla sua morte a Nicomedia.
Eusebio di Cesarea non esiterà a celebrarlo come novello Mosè, un profeta combattente che faceva iscrivere sugli stendardi dei suoi guerrieri il monogramma sacro.
Pontifex Maximus -
Siamo tra il 310 e il 312. I panegirici su Costantino e Apollo sono analoghi alla visione che precedette la battaglia di ponte Milvio contro Massenzio con la scelta della Croce come simbolo. Testimonia la ricerca di una legittimazione religiosa alternativa a quella di Diocleziano.
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Galerio promulgò l’editto poco prima della sua morte, fu l’ultimo atto ufficiale. Riporta i motivi filosofici e politico-religiosi che portarono a suo tempo Galerio a spingere Diocleziano a scatenare la persecuzione contro i cristiani e ora a renderla lecita.
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Questo comincia prima dell’editto di Milano ma col tempo acquisisce grandi conseguenze, non sempre positive. -Chierici stipendiati e non tassati.
MA
-Lotte interne alla Chiesa per guadagnarsi i favori dell’imperatore. Masse di curiali che vogliono diventare chierici per non pagare le tasse. -
Per evitare contrasti col senato, ancora legato alle antiche tradizioni, l’imperatore costruì le basiliche sui suoi possedimenti o sui terreni dei cristiani.
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Costantino sosteneva il primate africano Ceciliato, non riconosciuto dagli appartenenti al partito di Donato perchè eletto da alcuni che tradirono la fede al tempo della persecuzione di Diocleziano. In questa lettera i Donatisti invitano l’imperatore a dirimere la questione.
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L’imperatore non voleva intromettersi direttamente nelle questioni religiose, e come procedura già nota al diritto romano, vuole nominare dei giudici. Vuole che il vescovo di Roma Milziade convochi un concilio.
Alla fine non furono riscontrati vizi di forma nell’elezione di Ceciliato, Donato fu condannato come responsabile dello scisma e fu avviata la procedura di riconciliazione: il vescovo consacrato dopo avrebbe avuto altra diocesi. Il partito donatista rifiutò. -
Per l’occasione l’imperatore mise a disposizione dei vescovi il cursus publicus, concessione fatta solo a grandi dignitari: i vescovi sono adesso equiparati a funzionari pubblici di prestigio. Inizia la trasformazione in funzionari imperiali e la Chiesa Cattolica in un organo della burocrazia imperiale: NO alle divisioni all’interno della Chiesa perché un organismo pubblico non poteva ammettere conflitti interni.
Il concilio ratifica la condanna di Donato e i canoni relativi a casi analoghi. -
Lattanzio osserva la svolta tetrarchica da un punto privilegiato. In un trattato scritto dopo la fine delle persecuzioni intitolato “La morte dei persecutori” descrive la fine tremenda degli imperatori pagani fino a Galerio. Lattanzio afferma che in occasione di una cerimonia oracolare non andata a buon fine, secondo il sacerdote pagano Tage a causa della presenza dei servi cristiani, Diocleziano andò in collera ed obbligò tutti a sacrificare agli dei. Questo diede inizio delle persecuzioni?.
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In una lettera indirizzata a tutti i vescovi, Costantino ordina che i donatisti restituiscano le basiliche occupate, per chiunque faccia resistenza è prevista la confisca dei beni. Un persecuzione causata da un dissidio interno.
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I rapporti tra Costantino e Licinio col tempo si deteriorarono. Se da una parte Costantino favoriva ed appoggiava la Chiesa, dall’altra Licinio si prepara a difendere la religione tradizionale. La situazione delle chiese d’Oriente si fa più difficile.
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I preparativi per lo scontro finale con Licinio e le prime avvisaglie della crisi Ariana portarono Costantino a concedere ai Donatisti di utilizzare le basiliche occupate e la libertà di culto, anche se non ne riconobbe l’ortodossia.
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Ecco a voi la Domenica! La norma riguarda la vita economica, il commercio e gli affari, poi anche i tribunali. Inizia la caratterizzazione cristiana del calendario pagano
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Fine della tetrarchia, si torna alla monarchia imperiale.
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Costantino vuole preservare l’unità dei Cristiani perché convinto che lo Stato ne gioverebbe. A breve convocherà il Concilio di Nicea per dirimere la questione ariana.
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Il concilio si conclude giungendo all’idea della “Consustanzialità” di Padre e Figlio, stessa sostanza. Solo Ario e due vescovi egiziani non sottoscrissero il Credo, Costantino li condannò all’esilio. Questo non segnò però la fine della questione.
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Avendo Ario seguito l’esempio di uomini empi e malvagi, merita di subire la stessa pena degli altri. Allo stesso modo che Porfirio, nemico della vera pietà e autore di opere scellerate contro la religione cristiana, ha avuto degna mercede, per cui lui stesso è ricoperto d’obbrobrio presso i posteri e i suoi empi scritti sono caduti nell’oblio [...] E se qualcuno avesse nascosto un libro scritto da Ario, invece di prenderlo e gettarlo alle fiamme, sia condannato alla pena di
morte. -
-Scontro teologico-politico senza esclusione di colpi.
-Sostituzione di vescovi scomodi con accuse di immoralità in campo sessuale, sia da cattolici che da ariani. La Chiesa diventa un senato autonomo il cui potere deriva direttamente da Dio. I vescovi acquisiscono il potere di controbattere al potere imperiale. -
Stessa distribuzione del cibo che veniva fatta a Roma.
Nuovo senato.
Nuovo conio-
Colonna al centro del foro con in cima una statua di Costantino con globo, scettro e raggi del sole dalla testa: rimano all’Apollo-Sole.
Erano presenti templi dedicati agli antichi culti. -
Costantino non voleva eliminare la religione tradizionale, auspicava invece alla coesistenza con quella cristiana.
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Se un cristiano avesse subito la circoncisione sarebbe stato affrancato.
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Un prete aveva definito Costantino beato mentre egli era ancora in vita e che da morto avrebbe regnato di fianco a Cristo; l’imperatore rifiuto l’epiteto non per umiltà ma per consapevolezza, differisce alla morte tale proclamazione
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La situazione era torbida da qualunque prospettiva, tante le accusa da tutte le parti e l’imperatore non sa a chi credere: Atanasio era violento e spregiudicato verso i suoi oppositori. Alla fine Costantino dovette ratificare l’esilio di Atanasio a seguito della condanna nel sinodo di Tiro, lo mandò a Treviri, presso il figlio Costantino II. Non è l’ultimo atto della vicenda
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Questa è una possibilità che ci viene suggerita da Rufino nella sua Storia Ecclesiastica. Quindi la riabilitazione dell’arianesimo sarebbe partita non da Costanzo ma proprio dal defunto Costantino.
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Se favorisce il cristianesimo non pone particolari limiti alla religione tradizionale.
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C’è la possibilità che negli ultimi anni della sua vita Costantino si fosse avvicinato all’Arianesimo, il battesimo ricevuto da Eusebio di N. ne sarebbe la prova.
L’imperatore Isoapostolo, uguale agli apostoli, fu seppellito nella chiesa dedicata ai Santi Apostolo: 12 centofai, sei da una parte e sei dall’altra e il suo al centro: più che agli apostoli si assimilava per collocazione a Cristo: rientra nella tradizionale divinizzazione del culto imperiale, come anche la moneta di consacrazione -
Tutti gli altri famigliari furono uccisi
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Eusebio di Nicomedia era il capofila del partito ariano. Arriva a corte per stare vicino all’imperatore. Alessandro vescovo di Alessandria intuisce le intenzioni di Eusebio e nella enciclica Henos somatos lo accusa di violare l’obbligo di residenza per inseguire le sue brame di potere.
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Venne ucciso nel tentativo di impadronirsi del territorio di Costante ed unificare la parte occidentale dell’Impero.
Rimangono solo Costante e Costanzo -
I due imperatori si spartiscono l’impero dopo la morte del fratello Costante II
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Atanasio riesce attraverso la sua rete religiosa e politica a far prevalere la linea di Nicea e a far condannare l’eresia Ariana.
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Per i vescovi occidentali, quelli orientali erano eretici, ariani, assassini.
- Ad Occidente si sottolinea la natura divina di Cristo, consustanziale al Padre secondo il Credo Niceno.
-Ad Oriente questa difesa della divinità del Figlio sembrava minacciare il monoteismo divino e una ricaduta nel sabellianesimo (Padre e Figlio totalmente uguali, solo modalità).
-Incomprensioni legate al linguaggio tecnico greco in latino.
-I vescovi non s’incontrarono e si lanciarono scomuniche reciproche. -
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Magnenzio organizza una sollevazione popolare in Gallia.
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Costanzo, ariano, a differenza del padre, possedeva una solida cultura teologica e cercò d’imporre la sua visione del rapporto tra imperatore e Chiesa nel momento in cui divenne l’unico imperatore.
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Redatto probabilmente nella seconda metà del IV adoperando materiale molto più antico. Il protagonista Clemente, successore di Pietro secondo la tradizione, fin dalla giovinezza si pone interrogativi angoscianti sul destino individuale e sul cosmo. Dopo aver seguito diverse correnti filosofiche e la negromanzia, passa alle religioni alternative, infine conosce Barnaba discepolo i Paolo, con le sue parole e la taumaturgia lo converte al cristianesimo. Questo è il percorso tipo dell’intellettuale
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Quindi l’impero è nella Chiesa e non la Chiesa nell’impero. Siamo alla fine del IV secolo
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Nel corso del IV secolo la distruzione della religione tradizionale divenne sistematica e capillare. Fu una manovra politica per rafforzare l’unità dell’impero nel segno del cristianesimo per contrastare l’inflazione e l’esosità dei sacrifici pagani.