Storia

Morte di Lorenzo De' Medici

1492

Con la morte di Lorenzo il magnifico nel 1492 inizia per l'italia una nuova fase di guerre che vede come protagonisti la Spagna e la Francia, che cercano di approfittare della frammentazione e della debolezza politica della penisola italiana.

Firenze, Girolamo Savonarola

Period: 1494 to 1497

Piero De' Medici fu cacciato dalla città nel 1494 e venne instaurata una repubblica dominata da Girolamo Savonarola, un frate che lottava contro la corruzione. Si procurò molti avversari, anche a causa dei "piagnoni", che bruciavano sui roghi oggetti di lusso e libri immorali.
Si trovò quindi in conflitto con la borghesia e il papato, venendo scomunicato nel 1497. Dopo la minaccia, da parte di Alessandro VI Borgia, di interdire la città, nel 1498 venne imprigionato e condannato al rogo.

I francesi in Italia

Period: 1494 to 1529

Il primo ad attaccare fu Carlo VIII, che rivendicava la il regno di Napoli, ma la sua spedizione si concluse in un nulla di fatto
Nel 1499 il suo successore, Luigi XII, scende in Italia, l'anno dopo occupa Milano. Avviene una fase di alleanze e scontri con la Spagna e il papato, che portano poi alla definitiva sconfitta di Francesco I nel 1529 con la pace di Cambrai a favore degli spagnoli.

Carlo VIII a Napoli

1495

Il primo ad attaccare fu l'angioino Carlo VIII, che rivendicava la il regno di Napoli. Ottenne inizialmente il supporto di Ludovico Sforza, detto il Moro.
Nel febbraio 1495 Carlo VIII riesce a entrare a Napoli, col supporto dei baroni, che si ribellarono agli aragonesi.
Nello stesso anno Venezia e lo Stato della Chiesa formano la lega antifrancese, a cui aderisce anche Ludovico il Moro, e sconfiggono Carlo a Fornovo, costringendolo a tornare in Francia.

Luigi XII

1499

Vedendo le possibilità di facile conquista dell'Italia, Luigi XII, successore di Carlo VIII, decise di tentare l'impresa nel 1499, cercando di conquistare sia Napoli che Milano.
Ottenne l'alleanza di Venezia e del papa Alessandro VI, dando il proprio appoggio al figlio Cesare Borgia.

Milano e Napoli

1500

Nel 1500 occupò Milano e fece prigioniero Ludovico Sforza. Fece un accordo con la Spagna per la spartizione del Napoletano e poi puntò verso la città di Napoli. Quest'accordo saltò e creo un conflitto tra spagnoli e francesi.

Disfida di Barletta

Feb 13, 1503

la disfida di Barletta fu uno scontro fra tredici soldati francesi e tredici mercenari italiani che combattevano per l'esercito spagnolo. Il conflitto nacque da un'offesa da parte dei francesi agli italiani, che vinsero lo scontro guidati da Ettore Fieramosca. Nel tempo questo episodio è stato ricordato e modificato, utilizzato come esempio del valore degli italiani da Guicciardini e come affermazione degli ideali del risorgimento da D'Azeglio, nell' '800.

Armistizio di Lione

1504

il conflitto si concluse nel 1504 grazie all'accordo stipulato tra Luigi XII e Ferdinando il Cattolico, che assegnava il Regno di Napoli alla Spagna e il controllo su Milano alla Francia.

Lega di Cambrai

1508

nel 1503 ad Alessandro VI succedette Giulio II, facendo cadere gli accordi con la Francia. Venezia cercò di conquistare i territori che aveva appena perso Cesare Borgia, non avendo il supporto paterno, ma Giulio II rispose formando nel 1508 la Lega di Cambrai assieme all'imperatore, alla Spagna e alla Francia. I veneziani vennero sconfitti ad Agnadello nel 1509

Lega santa

1512

Dopo aver sconfitto Venezia, temendo il potere dei francesi, Giulio II formò una nuova alleanza, la Lega Santa, di cui facevano parte Spagna, Svizzera, Inghilterra e Venezia. Nel 1512 la Francia venne sconfitta; il ducato di Milano tornò in mano agli Sforza, Firenze fu riconsegnata alla famiglia medicea.

Morte di Giulio II

1513

Con la morte del papa nel 1513 Venezia uscì dalla Lega e si alleò con il nuovo re di Francia, Francesco I.
Il successore di Giulio II fu Giovanni De' Medici, con il nome di Leone X.

Battaglia di Marignano

1515

Venezia e i francesi riuscirono a sconfiggere Milano e la Svizzera nel 1515 nella battaglia di Marignano. Leone X cercava la pace tra gli Stati in guerra

Trattato di Noyon

1516

nel 1516 venne stipulato il trattato di Noyon, che riconfermava il dominio della Francia su Milano e poneva così fine alla prima fase delle guerre d'Italia.

Carlo V

1521

Dopo essere salito al trono imperiale, Carlo V cercò di unificare i possedimenti spagnoli e quelli imperiali. Il primo passo fu conquistare il Milanese, dove sconfisse i francesi nel 1521

Pace di Madrid

1526

Nel 1525 Francesco I tentò di riconquistare il territorio, ma fu sconfitto e imprigionato a Pavia. L'anno seguente venne concordata la pace di Madrid, con cui veniva liberato in cambio della rinuncia a ogni rivendicazione sull'Italia.

Lega di Cognac

1527

Dato il grande potere dell'imperatore che preoccupava tutti gli stati europei, quando tornò in patria Francesco I non tenne fede agli accordi e formò la Lega di Cognac con l'Inghilterra, Venezia, Milano e il papa Clemente VII.
Carlo V rispose inviando i lanzichenecchi, mercenari che nel 1527 occuparono e saccheggiarono Roma

Pace di Cambrai

1529

Nel 1529, Francesco I rinunciava, con la pace di Cambrai, ad ogni pretesa sui territori italiani.

Incoronazione imperiale

1530

Dopo essersi riconciliato con Clemente VII, Carlo V ottenne dal pontefice l'incoronazione imperiale a Bologna, nel 1530: per l'ultima volta nella storia si assiste a questa cerimonia.

pace di Crépy

1544

Nel 1535, con la morte di Francesco II Sforza, il ducato di Milano passò nelle mani degli spagnoli. I francesi reagirono invadendo il Piemonte senza successo. L'anno successivo il re di Francia si alleò con l'Impero ottomano e la guerra continuò con numerose schermaglie, fino alla pace di Crépy nel 1544.

L'abdicazione di Carlo V e la sua morte

1555

Ora che il sogno di un grande impero cristiano era svanito, Carlo V decise di abdicare, cedendo nel 1555 il ducato di Borgogna a suo figlio Filippo II e la dignità imperiale e i territori asburgici al fratello Ferdinando. Morì nel 1558

Pace di Cateau-Cambrésis

1559

Dopo la morte di Carlo V, Filippo II pose fine al conflitto firmando con Enrico II la pace di Cateau-Cambrésis che riconfermava l'egemonia spagnola in Italia.

La situazione a Milano

1560

A Milano il potere era nelle mani del governatore, attraverso il quale la Spagna esercitava la propria sovranità. Questo era affiancato dal senato, composto dai nobili della città. Nella seconda metà del Cinquecento Milano conobbe una fase di sviluppo demografico ed economico.
Nel 1563 Filippo II tentò d'istituire un tribunale dell'Inquisizione, ma incontrò l'opposizione del popolo e rinunciò. Nel 1566 fu nominato arcivescovo Carlo Borromeo, che si impegnò in una rinascita religiosa della città.

La situazione a Napoli, Palermo e Cagliari

1560