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Dopo la morte di Cristo il Cristianesimo si diffuse sempre di più e in modo capillare. I motivi più rilevanti furono: era una religione che dava una prospettiva positiva dopo la morte, esaltava gli umili e si contrapponeva all'autorità imperiale. Questa nuova religione all'inizio fu infatti perseguitata da imperatori come Decio, Valeriano e Diocleziano.
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Il primo imperatore che fu più tollerante verso i cristiani fu Gallerio che nel 311 d.C. emanò l'editto di Tolleranza con il quale ammise il culto cristiano all'interno dell'impero.
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Questo fu un editto emanato da Costantino con il quale venne data la totale libertà di culto. Ciò avvenne perché la maggior parte della popolazione era di fede cristiana e le persecuzioni non avevano fatto altro che rafforzare e diffondere la fede dei cristiani. Era necessario soprattutto sedare le rivolte che ormai imperversavano in tutto l'impero.
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Fu un passo importante per l'affermazione del Cristianesimo: si superò l'iconoclastia tipica della religione ebraica da cui la religione cristiana derivava e caratterizza anche l'Islam. Queste religioni ritengono che Dio essendo un concetto astratto, puro spirito, non possa essere rappresentato con un'immagine. I cristiani che fino a quel momento utilizzavano simboli (nave,ancora,pesce) iniziano ad usare figure umane per rappresentare Gesù.
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Il Cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero e si proibì ogni altro culto. In questi anni si chiusero anche i templi pagani e i pagani iniziarono ad essere perseguitati. I cristiani da perseguitati diventano persecutori. Anche il Pantheon viene convertito in chiesa cristiana.
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Alla morte di Teodosio l'impero si divide in due parti fra i suoi due figli: a Onorio spettò l'impero d'Occidente con capitale Milano (la capitale era stata spostata da Roma a Milano) e ad Arcadio spettò l'impero d'Oriente con capitale Costantinopoli. L'impero romano così si divide non solo geograficamente ma anche culturalmente perché l'Impero d'Occidente era di matrice latino-romana mentre la parte orientale era prevalentemente di natura greca e aveva rapporti anche con l'Oriente.
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La capitale viene spostata a Ravenna, più difendibile rispetto a Milano perché circondata da paludi.
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Dopo un assedio di due anni, i Visigoti di Alarico saccheggiano Roma, centro del Cristianesimo e antico simbolo dell'impero.
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L'ultimo imperatore d'occidente viene deposto dal re barbaro Odoacre.
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L'impero d'Oriente manda gli Ostrogoti a sconfiggere i Visigoti e, dopo la vittoria il re Teodorico si proclama re d'Italia. Inizia così il regno romano-barbarico dove i vincitori impongono il loro culto ariano (culto pseudocristiano)
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L'Oriente è governato da Giustiniano il quale porta un vero rinnovamento architettonico sia a Costantinopoli che a Ravenna. L'Italia divenne un esarcato (una provincia dell'impero d'Oriente) con capitale Ravenna.