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Giosue Carducci nasce a Valdicastello.
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Trascorre la sua infanzia nella Maremma toscana, a Bolghieri e a Castagneto.
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Il giovane cominciò a cimentarsi nella composizione di qualche verso, la Satira a una donna (1845) e l'appassionato Canto all'Italia (1847).
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L'anno del sonetto A Dio e del racconto in ottave La presa del castello di Bolgheri.
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Carducci si trasferisce a Firenze, dove frequenta il liceo.
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La famiglia si trasferì a Celle sul Rigo sulle pendici del Monte Amiata, ma il giovane Carducci rimase a Firenze per continuare gli studi.
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Il poeta si laurea in lettere all'Università di Pisa.
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Egli ottiene la cattedra di eloquenza e letteratura italiana presso l'Università di Bologna.
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Giosue viene nominato senatore a vita.
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Carducci riceve il premio Nobel per la letteratura, (primo italiano a riceverlo).
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Il poeta muore a Bologna a settantadue anni.