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Dalla fine dell'Impero romano al XI secolo: dal latino alle lingue romanze

  • 476

    Caduta Impero romano d'Occidente

    L’Impero di Occidente viveva ormai una crisi irreparabile. Roma fu saccheggiata dai Goti nel 410 e in seguito dagli Unni di Attila a metà del V secolo, durante il quale si susseguirono una serie di imperatori d’Occidente sempre più precari e impotenti. La fine fu relativamente silenziosa e indolore: nel 476 il generale sciro Odoacre depose l’ultimo imperatore: Romolo, detto Augustolo.
  • 700

    Appendix Probi

    Elenco di 227 parole che si trova alla fine di un manoscritto che contiene una grammatica. È opera di un maestro di scuola che segnala le forme corrette e quelle errate, che evidentemente tendevano ad essere usate.
  • 800

    Indovinello Veronese - inizio IX secolo

    è il primo testo conosciuto scritto in un volgare italiano, tracciato in corsiva nuova da un ignoto copista tra l'VIII secolo e l'inizio del IX in forma d'appunto, presso il margine superiore di un foglio in un codice pergamenaceo più antico.
  • 813

    Concilio di Tours - "rustica romana lingua"

    L’atto di nascita ‘ufficiale’ delle lingue romanze viene ricondotto al concilio di Tours, promosso da Carlo Magno, dove si dichiara che le prediche devono essere tradotte nella rusticam romanam linguam, affinché tutti possano comprendere più facilmente quel che viene detto.
  • Feb 14, 842

    Giuramenti di Strasburgo

    Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo stipularono nelle rispettive lingue il Giuramento di Strasburgo, un'alleanza che rappresenta la prima testimonianza scritta dell'esistenza di due aree linguistiche distinte, francese e tedesca, all'interno del mondo imperiale.
  • 900

    Glossario di Monza - inizio X secolo

    Il Glossario di Monza è uno dei più antichi testi che recano traccia della formazione del volgare lombardo. Redatto, probabilmente, nei primi decenni del X secolo, esso contiene una raccolta di 65 lemmi in cui, a fianco della voce latino-romanza, viene data la voce greco-bizantina.
  • 960

    Placiti Campani

    I Placiti cassinesi, conosciuti anche come "Placiti Campani", sono quattro testimonianze giurate sull'appartenenza di certe terre ai monasteri benedettini di Capua, Sessa Aurunca e Teano; rappresentano i primi documenti di un volgare d'Italia scritti in un linguaggio che vuol essere ufficiale e dotto.