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Luigi XIV, data la malgrada situazione della Francia, decise di affrontare il problema delle finanze dello Stato sottoponendo tutti i cittadini a tassazione ma il clero e la nobiltà si rifiutarono di pagare queste tasse e di seguito il re decise di convocare gli Stati Generali.
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Il 20 giugno i deputati del terzo stato si riunirono in un’assemblea in una sala utilizzata anticamente per il gioco della pallacorda e fecero un giuramento chiamato giuramento della pallacorda, nel quale promisero di non separarsi finché non sarebbe stata data una costituzione alla Francia.
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Il 14 luglio 1789 si scoprì che nel carcere-fortezza della Bastiglia conteneva grandi quantitativi di polvere da sparo che serviva per armare la milizia che voleva difendersi dall’attacco che il re stava progettando per attaccare l’assemblea nazionale.
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Il 26 agosto 1789 venne pubblicata la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino che si ispirava alla dichiarazione di indipendenza della rivoluzione americana e affermava che tutti i cittadini avessero una libertà individuale, che tutti fossero uguali di fronte alla legge e che il popolo dovesse intervenire nella formazione delle leggi.
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Un anno dopo la Presa della Bastiglia, sembrava che la Francia stesse seguendo il modello britannico per venire per vivere al meglio e il re Luigi XVI vedeva questo come un’offesa alla sua persona e a ciò che rappresentava e il 20 giugno 1791 egli tentò di fuggire con la sua famiglia (famiglia reale) in Belgio ma venne riconosciuto e arrestato. Successivamente riuscì a reintegrarsi nel suo ruolo e non divenne il “re di Francia” ma bensì il “re dei francesi”
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La situazione economica francese era malmessa a causa di un attacco da altri Stati; dopo l’arresto del re, Prussia e Austria avevano rilasciato una dichiarazione comune nella quale volevano restituire i poteri al re francese e di fronte a questo la Francia decise di dichiarare guerra all’Austria e di conseguenza anche alla Prussia.
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Nella nuova costituzione, il potere esecutivo è affidato al direttorio, gruppo formato da cinque membri nominati dal Consiglio degli Anziani sulla base di una lista fornita dal consiglio del cinquecento.
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A partire dal 1794, i simpatizzanti della monarchia compirono feroci massacri di giacobini, dando vita al terrore bianco.