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962
Il Privilegio di Ottone
Ottone, consacrato imperatore del Sacro romano impero germanico, stabilì che il papa non sarebbe stato più scelto tra le nobili famiglie romane e italiane, ma doveva essere di origini germaniche e sarebbe diventato papa solo col consenso dell’imperatore.
Inoltre, pretese di avere il controllo nelle nomine dei vescovi, così avrebbe potuto investire col titolo di «conte» solo vescovi a lui fedeli. -
Period: 999 to 1099
La corruzione della Chiesa
(X-XI) sec. Il controllo dell’imperatore sulla consacrazione del papa e dei vescovi era considerato una delle cause della corruzione e della crisi morale (dei valori) e spirituale della Chiesa: i vescovi erano diventati governatori di feudi e città e avevano acquisito un grande potere temporale. -
1059
Concilio in San Giovanni in Laterano
Nel 1059, papa Niccolò II richiamò tutti vescovi a Roma e li riunì in un concilio (assemblea) nella chiesa di San Giovanni in Laterano. Tutti insieme decisero di abolire il Privilegio di Ottone: nessun imperatore avrebbe dovuto più intromettersi nell’elezione di papi e vescovi! -
1075
Dictatus Papae
Per evitare che altri imperatori volessero riprendere il controllo della Chiesa, il nuovo papa, Gregorio VII, scrisse un documento molto importante, il «Dictatus Papae» («dichiarazione ufficiale del papa»), nel 1075, in cui affermava con forza che il potere del papa era superiore a qualsiasi altro potere sulla Terra. Perciò stabilì che solo il papa poteva incoronare l’imperatore, e anche deporlo, se lo avesse giudicato indegno. -
1077
Umiliazione di Canossa
Il «Dictatus Papae» non piacque all' imperatore Enrico IV, che chiese ai principi e ai vescovi tedeschi suoi alleati di deporre il papa. Gregorio VII reagì con la scomunica: l’imperatore scomunicato non faceva più parte della Chiesa, e i suoi sudditi non erano più obbligati ad obbedirgli. Enrico IV decise di chiedere perdono al papa. Si recò in Italia, a Canossa, dove il papa era ospite nel castello di una nobildonna, Matilde di Canossa. Enrico IV ricevette il perdono del papa. -
1122
Concordato di Worms
Dopo Canossa, la lotta per le investiture continuò comunque, per molto tempo.
Finalmente, nel 1122, Papa Callisto II e l’imperatore Enrico V firmarono, nella città tedesca di Worms, un accordo (concordato), che stabiliva che al papa spettasse solo l’investitura religiosa dei vescovi; all'imperatore spettasse solo l’investitura temporale, cioè quella politica, che faceva diventare i vescovi «conti», cioè feudatari. L’imperatore non aveva più diritto di scegliere il papa.