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La grande emigrazione italiana iniziò intorno al 1876. Milioni di italiani, soprattutto dal Sud e dal Nord-Est povero, lasciarono il paese in cerca di lavoro e condizioni migliori. Le cause principali furono la povertà, la crisi agricola e la mancanza di opportunità lavorative, mentre l’estero, come Stati Uniti, Argentina e Francia, offriva salari più alti e nuove possibilità.
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Nel 1882 l’Italia entrò nella Triplice Alleanza insieme a Germania e Austria-Ungheria. L’alleanza aveva carattere difensivo: se uno dei tre stati fosse stato attaccato, gli altri avrebbero fornito supporto militare. Questo accordo serviva a garantire sicurezza e stabilità in Europa.
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Nel 1884 si tenne a Berlino la Conferenza Internazionale per gli Affari Africani, chiamata anche Conferenza di Berlino. Vi parteciparono le principali potenze europee per stabilire regole sulla colonizzazione dell’Africa, evitando conflitti tra loro. Fu deciso che i territori africani dovevano essere occupati effettivamente per essere rivendicati, segnando l’inizio della “corsa all’Africa”.
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Nel 1894 scoppiò in Francia il Caso Dreyfus, che coinvolse il capitano ebreo Alfred Dreyfus, accusato ingiustamente di tradimento e spionaggio a favore della Germania. Il processo rivelò antisemitismo e ingiustizie nell’esercito francese, dividendo l’opinione pubblica tra chi difendeva Dreyfus e chi lo condannava. Il caso divenne simbolo della lotta per la verità e la giustizia.