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Verdugado: Struttura rigida a cerchi che si portava sotto la gonna per darle una forma conica o a campana. Le gonne di questo periodo erano imponenti, simbolo di status sociale e riccamente decorate con ricami, pizzi e gioielli. -
minigonna: Simbolo di rivoluzione e libertà, la minigonna lasciava scoperte le gambe e si portava con stivali o calze colorate. Linee semplici, spesso in tessuti sintetici, vinile o lana. -
taglio a sbieco: Gonne (e abiti) tagliate in sbieco, cioè diagonalmente rispetto al tessuto, per ottenere una caduta fluida e aderente ai fianchi. Eleganti, femminili e scivolate, spesso in raso o seta. -
Gamurra: Abito lungo con gonna ampia e pesante, spesso riccamente decorata. Le gonne medievali erano in tessuti preziosi (velluto, broccato, lana fine) e potevano essere composte da più strati, con sottogonne per dare volume. -
Himation: Non è una vera e propria gonna, ma un grande drappo di tessuto avvolto intorno al corpo. Le donne lo portavano sopra il chitone, creando pieghe morbide e fluide. Le linee erano ampie e leggere, sottolineando l’eleganza e la semplicità. -
caraco: Le gonne del Settecento si allargavano lateralmente grazie ai paniers, creando la classica forma “a barca”. I tessuti erano spesso in seta, decorati con fiori, nastri e pizzi. -
sellino: Gonna portata con una piccola imbottitura posteriore (sellino o “cuscinetto”) per sollevare la parte dietro. La silhouette diventava più leggera rispetto ai grandi volumi dei secoli precedenti. -
crinolina: Struttura rigida a cerchi di metallo o balena, posta sotto la gonna per darle una forma molto ampia e tonda. Simbolo di eleganza e status, ma anche piuttosto ingombrante. -
tailleur: Gonna lunga e stretta abbinata a una giacca coordinata. Nata per una donna più attiva e moderna, la gonna iniziava a semplificarsi e seguire la linea naturale del corpo. -
jupe-culotte: Una gonna che in realtà è un pantalone ampio, comodo e funzionale. Rappresenta l’emancipazione femminile e la libertà di movimento. Linee dritte, tessuti leggeri. -
corolla: Gonna a ruota, lunga fino al polpaccio, stretta in vita e molto ampia sul fondo grazie a sottogonne. Femminile e romantica, segna il ritorno all’eleganza dopo la guerra. -
gonne ibride: Gonne che mescolano stili e materiali diversi: asimmetriche, multistrato, in denim, tulle o tessuti tecnici. Possono essere mini, midi o maxi. Libertà totale di espressione e comfort. -
Kaunakès: Gonna realizzata con ciuffi di lana o frange di tessuto, tipica della Mesopotamia. Aveva un aspetto “a balze” e veniva indossata sia da uomini che da donne. Le forme erano semplici ma decorative.