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Il Regno Unito promette agli ebrei un “focolare nazionale” in Palestina.
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L’ONU approva la spartizione della Palestina in uno Stato ebraico e uno arabo, con Gerusalemme internazionale.
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David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato di Israele.
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Israele vince, espande i confini; ~700.000 palestinesi fuggono o vengono espulsi.
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Israele, Regno Unito e Francia attaccano l’Egitto dopo la nazionalizzazione del Canale di Suez; poi si ritirano sotto pressione internazionale.
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Israele occupa Gaza, Cisgiordania, Gerusalemme Est, il Golan e la penisola del Sinai.
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Egitto e Siria attaccano Israele; conflitto proietta la necessità di nuovi negoziati.
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Egitto riconosce Israele; Israele si ritira dal Sinai.
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Israele invade il Libano per attaccare l’OLP; massacri nei campi di Sabra e Shatila.
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Rivolta palestinese nelle aree occupate
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Israele e OLP firmano accordi che riconoscono l’autonomia palestinese in parte della Cisgiordania e Gaza.
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Escalation dopo la visita di Sharon alla Spianata delle Moschee.
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Israele si ritira unilateralmente dalla Striscia di Gaza.
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Hamas vince a Gaza, Fatah in Cisgiordania.
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Hamas assume il controllo completo della Striscia di Gaza.
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Raid e incursioni israeliane su Gaza con migliaia di vittime civili e distruzioni. (2008‑2009, 2014, 2021)
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Normalizzazione tra Israele e alcuni paesi arabi (Emirati, Bahrein, Marocco).
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Circa 17.000 morti palestinesi stimati; Gaza in condizioni catastrofiche con crisi sanitaria e milioni di sfollati.
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Hamas lancia razzi, invade territori israeliani, massacra civili e prende ostaggi.
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Israele dichiara stato di guerra e inizia bombardamenti sulla Striscia di Gaza.
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Israele forma un governo di unità per guidare la risposta militare.
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L’ONU vota una risoluzione per una tregua umanitaria; Israele e USA votano contro.
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Le forze israeliane penetrano nella Striscia di Gaza.