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Pittura metafisica & Giorgio De Chirico

By xinsim
  • Sigmund Freud influenza la pittura metafisica

    Sigmund Freud influenza la pittura metafisica
    Freud è un filosofo, neurologo austriaco e creatore della psicoanalisi. Sosteneva che la mente era divisa in due parti: una cosciente di giorno, l' altra inconscia di notte. Secondo Freud, conscio, preconscio e inconscio sarebbero le tre forze che governano la nostra mente, che di notte fanno emergere attraverso i sogni i nostri stati d' animo, che la nostra mente pensava di aver rimosso. Freud diceva che tutti noi abbiamo la necessità di poter sognare, perché è un bisogno fisiologico.
  • Giorgio De Chirico

    Giorgio De Chirico
    Giorgio De Chirico è uno dei più importanti pittori italiani, (1888-1978) nasce a Volo, in Grecia. Questo posto avranno un ruolo fondamentale nella sua vita artistica .
  • Period: to

    Vita culturale Giorgio De Chirico

    Giorgio de Chirico studia al Politecnico di Atene, all’Accademia di Belle Arti di Firenze e all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. Si trasferisce a Milano nel 1909 e infine a Parigi nel 1911, dove viveva suo fratello Alberto
  • Giorgio De Chirico Parigi

    Giorgio De Chirico Parigi
    Nella capitale francese conosce di Picasso e fa amicizia con i poeti Paul Valéry e Guillaume Apollinaire. È in questo periodo che crea una delle serie di quadri più famose: quella delle “piazze metafisiche”.
  • Period: to

    Giorgio De Chirico fama

    Tra il 1912 e il 1913 la sua fama si diffuse, anche se le sue opere non venivano vendute a un prezzo favorevole. In questo periodo iniziò a dipingere i suoi primi manichini. Negli anni parigini Giorgio creò alcune delle opere pittoriche più importanti per il XX secolo.
  • La torre rossa (1913) – Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

    La torre rossa (1913) – Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
    Il tema della piazza di De Chirico, rappresenta uno spazio senza tempo e dove l’enigma sembra l’unica certezza.
    L’ambiente deserto e silenzioso sembra annunciare in anticipo qualcosa che sta per succedere o ci dà la possibilità di osservare un luogo in cui è già avvenuto un fatto. L’attesa e il mistero sono i protagonisti di questa opera, in cui le architetture classiche, le ombre allungate e la luce irreale circondano lo spazio, suscitando solitudine
  • La nostalgia dell’infinito (1912 – 1913) – Museum of Modern Art, New York

    La nostalgia dell’infinito (1912 – 1913) – Museum of Modern Art, New York
    L’elemento della torre è il tipico soggetto che De Chirico utilizza nelle sue opere e in questo caso si tratta dell' elemento architettonico in primo piano, dove sotto si trovano due figure piccole e misteriose.
    La fonte luminosa proviene da destra ma non si sa chi o cosa la crei. Solamente le due figure al centro della scena possono sapere cosa provochi una luce così intensa.
  • Gare Montparnasse (1914) - Museum of Modern Art

    Gare Montparnasse (1914) - Museum of Modern Art
    Gare Montparnasse (La malinconia della partenza) è un dipinto del pittore metafisico italiano Giorgio de Chirico.
  • Caratteristiche pittura metafisica

    Le caratteristiche della pittura metafisica segue la tradizione tecnica artistica,ma va oltre la realtà che viene percepita attraverso personaggi enigmatici, luoghi irriconoscibili e disorientanti, vari punti di vista, figure immobili, luci fioche, statue-manichini senza vita, atmosfere misteriose e sospese, luoghi urbani trasformati in palcoscenici inquietanti, accostamento di oggetti disuguali, prospettive e ombre allungate, dimensioni senza tempo, scorci scombinati che creano inquietudine.
  • Giorgio De Chirico in guerra e amicizia con Carlo Carrà

    Giorgio De Chirico in guerra e amicizia con Carlo Carrà
    Quando inizia la Prima Guerra Mondiale De Chirico si arruola come volontario insieme al fratello Alberto. I due vengono inviati in servizio a Ferrara: dove Giorgio incontrerà il pittore futurista Carlo Carrà, più grande di lui di sette anni. I due daranno inizio alla corrente conosciuta come “pittura metafisica”.
  • Pittura metafisica

    Pittura metafisica
    La pittura Metafisica è un espressione che nasce con Aristotele e significa "oltre la fisica", cioè oltre le cose visibili. É una nuova corrente pittorica che nasce ufficialmente nel 1917 in Italia, quando De Chirico incontra a Ferrara Carlo Carrà , entrambi sono artisti eccellenti.
  • Metafisica+ Freud

    Per creare un'immagine metafisica ci sono due metodi:
    1-Cogliere e rappresentare forme della realtà oggettiva che senza modifiche, ma solo attraverso la fantasia ci portano vedere qualcos'altro. Ad esempio le nuvole le rocce che possono sembrare animali o profili.
    2-Utilizzare i sogni ,spesso fantastici , e trasformarli in immagini reali. Spesso i sogni sono incubi ,che vengono modificati e riportati al positivo.Il primo a spiegare la teoria dei sogni è stato, all'inizio del '900 Sigmund Freud.
  • Le Muse Inquietanti (1918) – Collezione privata

    Le Muse Inquietanti (1918) – Collezione privata
    Quest’opera è il simbolo dell’arte del XX secolo ed è il capolavoro assoluto di Giorgio De Chirico.
    Rappresenta al meglio le caratteristiche della pittura Metafisica. Il paesaggio impossibile, ritrae una realtà sospesa tra sogno e incubo, chi osserva quest' opera può trovare pace o inquietudine.
    Sullo sfondo appare il Castello Estense di Ferrara, la città in cui De Chirico incontra nel 1917 Carlo Carrà, De Pisis e suo fratello Savinio,con i quali darà vita al movimento dell’arte Metafisica
  • Giorgio De Chirico New York

    Giorgio De Chirico New York
    Nel 1936 si trasferisce a New York per un’importante mostra alla Julien Levy Gallery e collabora con importanti riviste di moda come Vogue e Harper’s Bazaar. Lavora anche come decoratore di interni, realizzando ad esempio una sala da pranzo nella Decorators Picture Gallery in un progettoa cui partecipano anche gli artisti Picasso e Matisse.
  • Giorgio De Chirico fase barocca

    Giorgio De Chirico fase barocca
    Nel secondo dopoguerra de Chiricodarà inizio alla“fase barocca”, con opere che rappresentano nature morte, soggetti storici mitologici e autoritratti come il famoso Autoritratto con corazza (1948 – in cima all’articolo).
  • Ettore e Andromaca (1966) – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma

    Ettore e Andromaca (1966) – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
    Il manichino delle opere di De Chirico è un simbolo della sua pittura. Si tratta di una figura che ricorda il mondo della sartoria, l’artista inserisce manichini sartoriali senza volto nei suoi dipinti, un oggetto che assomiglia al’essere umano , ma è privo di emozioni. De Chirico usa i manichini simili a burattini, che sembrano animarsi di sentimenti di inquietudine per una condizione che li condanna alla solitudine.
  • Giorgio De Chirico

    Giorgio De Chirico
    L’artista festeggerà il suo novantesimo compleanno in Italia in Campidoglio, nel 1978. Morirà pochi mesi dopo a causa di una lunga malattia.