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Nell'anno 800 il papa Leone III incoronò Carlo Magno imperatore del Sacro romano impero. La lingua latina divenne così il veicolo fondamentale della trasmissione del messaggio cristiano e nel
contempo, della cultura antica: tutti i popoli dell'Europa entrarono nel corso dell'Alto Medioevo nella sfera di influenza della Chiesa di Roma, che intorno all'anno Mille aveva consolidato la propria
struttura organizzativa, imperniata sulla figura dei vescovi e degli abati dei monasteri. -
L'evoluzione autonoma della Chiesa di Costantinopoli e il suo progressivo allontanamento dalla comunione con la sede romana ebbero come sbocco finale lo scisma del 1054, con la reciproca
scomunica fra i delegati papali e il patriarca orientale e la nascita delle Chiese ortodosse. -
L'edificio dell'impero cristiano, che si reggeva sull'equilibrio fra il potere politico dell'imperatore e l'autorità spirituale del papa, corse il rischio di crollare con il sorgere, nel 1075, di una controversia fra papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV: il sovrano rivendicava il diritto, fino ad allora riservato al papa, di nominare i vescovi. Enrico IV finì comunque col sottomettersi, nel 1077, all'autorità del papa e il dissidio fu formalmente ricomposto.
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Fallito ogni tentativo di riconciliazione, Costantinopoli venne saccheggiata nel 1204 dall'esercito dei crociati, partiti con l'intento di liberare i luoghi santi della Palestina dal dominio islamico.
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Nei secoli del Basso Medioevo, le nuove potenzialità acquisite in campo teologico e dottrinale, tuttavia, non risparmiarono alla Chiesa cattolica un periodo buio, culminato con il trasferimento della sede papale da Roma ad Avignone fra il 1309 e il 1377, a cui fece seguito il cosiddetto scisma d'Occidente, epoca in cui la Chiesa conobbe, fino al 1417, la presenza di due figure che rivendicavano contemporaneamente il diritto a essere riconosciuti come papi.
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La necessità di limitare la diffusione del protestantesimo, riconoscendo comunque alcune istanze riformatrici, spinse la gerarchia cattolica a impegnarsi, con i lavori del concilio di Trento (1545-1563), nell'elaborazione di un piano di riorganizzazione dottrinale, liturgica e pastorale, che costituirà il motivo ispiratore dell'azione del cattolicesimo nell'epoca immediatamente successiva alla Riforma, caratterizzata dalla cosiddetta Controriforma e dall'attività dell'ordine dei gesuiti.
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Fenomeno senza dubbio rilevante è lo sviluppo del movimento ecumenico, che ha avviato efficacemente il dialogo fra le diverse confessioni, ponendosi il fine ideale di raggiungere l'unità dei
cristiani. -
L’11 ottobre del 1962 cominciò a Roma il Concilio Vaticano II, una riunione di tutti i vescovi del mondo in cui vennero discussi i rapporti tra la Chiesa e la società moderna. Il Concilio durò – in quattro successive sessioni – fino al 1965, e fu il più grande tentativo compiuto dalla Chiesa cattolica di modernizzarsi dall’inizio della sua storia.